Descrizione
In tutte le sue vicende Galileo è accompagnato da due figure importanti: Andrea e Federzoni. Il primo è il figlio della governante di Galileo e il secondo è un ?occhialaio? che attraverso le sue capacità tecniche riesce a creare il canocchiale utilizzato da Galileo per dare un fondamento alla teoria copernicana. L’intera storia è proprio costruita intorno a quest’oggetto. Il canocchiale rappresenta l’esistenza densa di entusiasmi, scoperte, intuizioni e delusioni di Galileo: viene presentato come una superba opera di avanzata tecnologia nelle prime scene della sua comparsa e nei momenti più prossimi all’abiura di Galileo viene coperto, nascosto e dimenticato. Via via che la storia si sviluppa, Galileo comincia a essere fortemente contestato all’interno del territorio italiano soprattutto da esponenti della Chiesa, ma per questo non si arrende e anzi, sembra che la sua ricerca della verità diventi un vizio piuttosto che un compito professionale. Lo scienziato pisano ha provato in tutti i modi di dimostrare la teoria copernicana o almeno di mettere in dubbio le concezioni cosmiche dell’epoca. Il mondo che fuoriesce dal dramma teatrale è un mondo molto attaccato alle apparenze e diffidente verso la ragione umana. Questo lo si comprende nel dialogo tra il monacello e Galileo in cui il religioso afferma per esempio che la fame che giustifica la sofferenza del lavoro nei campi non avrebbe un senso se i contadini venissero a sapere che tutti i dolori e le sofferenze sono inutili perché ci si trova su un pezzetto di roccia piuttosto che su una enorme macchina dove tutto è prestabilito e dove la sofferenza permette l’avvicinamento a Dio.