Descrizione
Per le Epistole (e soprattutto per queste del I libro) si potrebbe parlare di un carpe diem della sapientia: nessuna definizione meglio di questa (Alfonso Traina 1991) si attaglia alla ricerca costante della saggezza dichiarata da Orazio fin dalla I epistola al patronus che lo vorrebbe accanto a s? a Roma per dedicarsi ancora alla poesia lirica a cui risponde: non ho pi l’et non ho pi lo spirito. Ora giunto per lui il momento di fare un bilancio della sua vita allontanandosi dalla stressante confusione di Roma: solo la campagna il ritiro nell’amata villetta in Sabina nella verit di una vita sobria attenta alle cose semplici gli consente di ritrovare se stesso. solo qui lasciandosi guidare giorno per giorno dalla sua filosofia alla buona cio dalla ricerca della saggezza che una sapientia a sua misura egli potr raggiungere quello che gli sta a cuore: l’equilibrio interiore quell’aequus animus che garanzia di autrkeia cio di autonomia spirituale da ogni forma di dipendenza o di potere. .
