Descrizione
Vincitore del Premio Parisienne Week-end 2021
«”Buongiorno, Madame Céline” è un romanzo formidabile: Sandra Vanbremeersch cesella con finezza e ironia i personaggi che si aggirano a Meudon e dipinge il ritratto straordinario di una donna che ha attraversato il Ventesimo secolo all’ombra di un gigante» – Paris Match
La Signora si rialza come può, sbilenca. Socchiude appena gli occhi. I capelli sono biondi, così biondi, quasi trasparenti su un volto trasparente dagli occhi trasparenti. D’un azzurro senza ciglia, un azzurro che occupa tutto lo spazio. Come se la luce le venisse da quello che sta loro dietro. Dietro i suoi occhi si direbbe che ci siano altri paesi, lei è qui ma viene da altrove, questa signora, certamente da altrove.
Una giovane studiosa dell’arte in procinto di terminare un dottorato, per potersi mantenere cerca un lavoro temporaneo come «dama di compagnia». Non ha aspettative particolari, ma di sicuro mai avrebbe pensato di restare per vent’anni in una villa di Meudon insieme a una signora anziana molto originale: Lucette Destouches, la vedova di Louis-Ferdinand Céline. Questo romanzo, basato sulla storia vera dell’autrice, è il racconto degli anni passati in un mondo fuori dal mondo, un tuffo nell’intimità di una celebre ex ballerina destinata a diventare una tiranna ultracentenaria. Con una scrittura a volte secca, sincopata, a volte ironica, infine commossa, Sandra Vanbremeersch racconta il catalogo umano che popola la casa di Meudon, un’arca di Noè dominata dalla figura leggera e potente di Lucette e scandita dalle visite rituali degli amici, dalla compagnia di pappagalli e cani, dalla presenza ingombrante di oggetti, libri, suppellettili che nel loro disordine e trascuratezza parlano di lei, e del genio ruvido, scostante e assoluto che fu suo marito, morto nel lontano 1961 ma sempre presente in questa mitica casa.