Descrizione
Il dolore per le proprie perdite e la constatazione di trovarsi di fronte a una politica fatta di maneggi, dalla quale egli è escluso, sono i sentimenti che spingono Cicerone al ritiro e alla composizione di opere filosofiche, tra cui gli Academica, dedicati alle principali teorie gnoseologiche tra le scuole del tempo. Servendosi della formula del dialogo, Cicerone si interroga, con intellettuali come l’erudito Varrone e il generale Lucullo, sull’importanza del dubbio da esercitare contro il dogmatismo, sul concetto di vero e di falso, sulla definizione di saggio e sulle influenze dello scetticismo nell’Accademia platonica. Una fonte documentaria imprescindibile per la ricostruzione della storia del platonismo dal III al I secolo a.C. e per le notizie sulle altre principali scuole filosofiche, da quella scettica alla stoica. La storia travagliata dell’opera – composta e poi riscritta in breve tempo – non ci impedisce di apprezzare l’erudizione di Cicerone nel citare personaggi, dottrine e filosofi a lui contemporanei, di cui l’apparato di commento riporta approfondimenti del contesto storico-culturale in grado di soddisfare la curiosità del lettore moderno.