Descrizione
Quando Mimmo Bosso torna sull’Isola, dopo anni di studi trascorsi al Nord, è ancora un magistrato alle prime armi. È volenteroso e preparato, ma non c’è nessuna missione da crociato ad attenderlo, nessun ideale cui dare sfogo. Eppure, in Procura il clima è incandescente e sulle scrivanie degli inquirenti si accumulano le carte del Grosso Caso, dalle quali emergono i nomi di spicco della criminalità organizzata. Le indagini non hanno risparmiato nessuno, ci sono intrighi di Palazzo, «interessi generali e particolari. Gente con le armi e gente rispettabile. Uomini d’onore e millantatori». Mimmo Bosso impiega poco a capire che il suo non sarà un lavoro facile, ma non immagina che anche lui si troverà presto a fare i conti con il gotha della mafia siciliana. Soprattutto, non sa che un’indagine all’apparenza secondaria lo porterà sulle tracce di colui che passerà alla Storia come il più pericoloso latitante italiano: Matteo Messina Denaro. MMD. Da quel momento, l’obiettivo destinato a stravolgere la sua esistenza sarà trovarlo, inseguirlo, braccarlo.