Descrizione
Il ritratto formidabile di uno stile di vita scomparso, una parabola sull’adolescenza e sul mondo degli immigrati d’America degli anni Quaranta. Un piccolo classico in trentanove episodi.
«La mano di Saroyan è piena di rabbia, una rabbia armena eppure americana: e soprattutto, la sua scrittura è fantastica, lirica fino all’ultimo punto, all’ultima virgola.» – John Fante
«Con estrema delicatezza il lettore vive il modo in cui Homer inizia a far parte del mondo degli adulti, scontrandosi con la perdita, l’abbandono, la solitudine e la responsabilità.» – Martina Costantino per Maremosso
Quel bambino di nome Ulysses Macauley, un giorno se ne stava a guardare il buco della talpa nel giardino dietro casa, in Santa Clara Avenue, a Ithaca, California.
Homer è un ragazzino di quattordici anni pieno di entusiasmo. La famiglia Macauley, da cui proviene, è modesta: il babbo è morto e il fratello maggiore è partito per la Seconda guerra mondiale; eppure tutti si dedicano con energia a quel che va fatto: la mamma alle galline come all’arpa, la sorella agli studi e al pianoforte, e Ulysses è il fratellino più curioso del mondo. Homer, che di giorno frequenta il liceo, la sera si tuffa in bicicletta alla volta dell’ufficio del telegrafo, dove lavora come portalettere. Pochi giorni, e già si rivela come il messaggero più veloce della West-Coast. Entra così nel mondo degli adulti: il suo segreto è prendere sul serio le cose e i sogni per diventare qualcuno, anzi, capire di esserlo già.