Descrizione
«Il pensiero occidentale – nelle sue espressioni filosofiche e in quelle letterarie – ha dedicato numerose riflessioni alla musica. Severino Boezio, nel suo “De institutione musica”, dice che la musica è parte di noi, e nobilita o degrada il nostro comportamento. Nietzsche, 1500 anni dopo, nel “Crepuscolo degli idoli”, dice che senza la musica la vita sarebbe un errore. Il cardinale Gianfranco Ravasi, tempo fa, mi ha ricordato una magnifica esortazione di Cassiodoro: ?Se noi uomini continueremo a commettere ingiustizie, Dio ci punirà togliendoci la musica?.» Questo libro è un un atto d’amore verso la musica e ribadisce con forza la funzione civile che potrebbe assolvere se non riguardasse solo un’élite di intenditori ma fosse un bene che appartiene a tutti. Un bene al quale dovremmo essere educati adeguatamente nel nostro percorso scolastico, con le bambine e i bambini sollecitati a giocarvi fin da piccoli e accompagnati a muoversi consapevolmente nella magica foresta dei suoni. Per trasmettere tale immenso valore, al contempo estetico e civile, in queste pagine Riccardo Muti rivela in modo accessibile a chiunque alcuni aspetti fondamentali del suo modo di interpretare la musica, spaziando tra la musica sinfonica e l’opera, fino alla musica sacra, procedendo per ispirazioni e accostamenti inattesi, raccontando con uno stile unico, talvolta dissacrante, tanti aneddoti ed episodi della sua inimitabile carriera.